Uno studio ha determinato la prevalenza delle malattie all’origine della dispnea acuta felina e ha valutato se i rilievi anamnestici e clinici potessero differenziare tra dispnea acuta cardiaca e non cardiaca nei soggetti afferiti presso una struttura primaria. Si includevano prospetticamente i gatti visitati per dispnea per la prima volta in una struttura primaria tra il 2011 e il 1016.
Partecipavano allo studio 108 gatti. Si raggiungeva una diagnosi definitiva in 92 soggetti: in 60 la diagnosi era cardiaca (65%), in 15 respiratoria (16%), in 10 neoplastica (11%) e in 7 traumatica (8%). Tra i soggetti con dispnea cardiaca, il 25% aveva un’anamnesi di tosse. Per la predicibilità della dispnea cardiaca erano utili: presenza di ritmo di galoppo, temperatura rettale inferiore a 37,5°C, frequenza cardiaca superiore a 200 bpm e frequenza respiratoria superiore a 80 atti per minuto. Si ottimizzava un algoritmo di triage per ottimizzare la diagnosi rapida di sospetta dispnea cardiaca.
I gatti dispnoici con ipotermia, tachicardia, ritmo di galoppo o tachipnea profonda sono verisimilmente affetti da una causa cardiaca di dispnea. Benché la diagnosi richieda una conferma, il clinico può essere in grado di stratificare il rischio e prioritizzare altre indagini sulla base di questi aspetti, concludono gli attori.
“Rapid assessment with physical examination in dyspnoeic cats: the RAPID CAT study.” Dickson D, Little CJL, Harris J, Rishniw M. J Small Anim Pract. 2018 Feb; 59 (2): 75-84.