L'urbanizzazione e l'invasione delle aree urbane da parte della fauna selvatica, così come le attività ricreative dell’uomo, creano diverse interfacce fauna selvatica-animale domestico-uomo, aumentando il rischio di spillover di parassiti (zoonotici) dai cicli silvestri a quelli domestici e sinantropici. Questo studio ha valutato la presenza di endo- ed ectoparassiti nei predatori selvatici più comuni della Germania settentrionale, con maggiore enfasi sui parassiti di interesse per la sanità pubblica.
Sono stati inclusi nello studio, tra Novembre 2013 e Gennaio 2016, 80 volpi rosse (Vulpes vulpes), 18 faine (Martes foina) e 9 cani procione (Nyctereutes procyonoides). Complessivamente, 79 (73,8%) dei predatori esaminati (n = 107) presentavano almeno un endoparassita. Gli endoparassiti più frequentemente rilevati nelle volpi rosse sono stati Toxocara canis (43,8%), Capillaria spp. (36,3%), Alaria alata (25,0%), Echinococcus multilocularis (26,3%) e Uncinaria stenocephala (25,0%). Inoltre, sono stati evidenziati: Toxascaris leonina, Trichuris vulpis, Taenia ssp., Mesocestoides spp. e oocisti di coccidi. La varietà di specie di endoparassiti rilevata nei cani procione era paragonabile a quella delle volpi rosse, mentre nelle faine è stata isolata soltanto Capillaria spp. I test per Trichinella spp. e Giardia spp. non hanno mostrato nessun risultato positivo. L’analisi degli ectoparassiti ha messo in evidenza delle infestazioni da parte di zecche del genere Ixodes e Dermacentor reticulatus. Gli acari del genere Demodex spp. sono stati osservati, mediante flottazione fecale, in una volpe rossa. Inoltre, nel pelo delle volpi rosse è stata rilevata la presenza di pulci (Archaeopsylla erinacei e Chaetopsylla globiceps). La frequenza di infestazione da ectoparassiti, nei predatori esaminati (n = 99), era del 19,2%.
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