Diverse ricerche hanno dimostrato il ruolo dell'insulina nella laminite endocrinopatica e questo ha notevolmente migliorato la comprensione della laminite nel cavallo. Tuttavia, non è noto se queste conoscenze sono state tradotte nella pratica clinica quotidiana. Gli obiettivi di studio erano: 1) indagare l'attuale approccio diagnostico dei medici veterinari alla laminite e se questo sia cambiato nel tempo; 2) valutare l'impatto della diagnosi di un'endocrinopatia sottostante sulla gestione e sull'outcome del cavallo con laminite.
Sono stati condotti due sondaggi online intervistando medici veterinari equini che lavorano nel Regno Unito. Il primo sondaggio ha ottenuto la partecipazione di 141 medici veterinari, laureati da un tempo mediano di 8 anni prima dell’inizio dello studio. Complessivamente, l'83,6% degli intervistati (n = 117/140) ha affermato di aver cambiato il proprio approccio diagnostico alla laminite da quando si è laureato, principalmente attraverso un uso maggiore dei test endocrini (88,7%; n = 86/97). Il 99% (n = 140/141) dei medici veterinari affermava di avere eseguito dei test endocrini per alcuni o tutti i casi di laminite come indagine diagnostica iniziale e/o successiva. Il secondo sondaggio ha ottenuto la partecipazione di 120 medici veterinari; tra questi, più del 76% degli intervistati ha affermato che la diagnosi di patologie endocrine sottostanti ha fortemente influenzato la loro gestione dei casi di laminite. Laddove è stata identificata un'endocrinopatia, il 75% (n = 90/120) ha ritenuto che la comunicazione con il cliente riguardo alla laminite fosse facilitata e più del 67% ha affermato che il trattamento dell'endocrinopatia fosse efficace nel ridurre il rischio di recidiva della laminite.
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