Il rapporto proteine urinarie:creatinina urinaria (UPC) è considerato il test di riferimento per valutare la proteinuria. Il suo valore diagnostico in medicina ovina necessita di ulteriori delucidazioni. Nel monitoraggio della popolazione e/o per scopi di ricerca, è conveniente raccogliere molti campioni contemporaneamente e conservarli per analisi successive. Tuttavia, i dati sulla stabilità degli analiti sono necessari per garantire risultati affidabili.
In questo studio sono stati pertanto utilizzati 15 dei 90 campioni di urina di pecora, raccolti per valutare l'effetto del tempo di conservazione sul rapporto UPC. Dopo la centrifugazione, il surnatante di ciascun campione è stato suddiviso in 6 aliquote. Le concentrazioni di proteine urinarie e creatinina urinaria sono state determinate immediatamente, utilizzando rispettivamente l’indicatore rosso pirogallolo e un metodo Jaffè modificato. Le altre aliquote sono state conservate a -18°C. Sono stati inclusi nello studio i campioni che non mostravano sedimento attivo, con pH delle urine alcalino e rapporto UPC ≥ 0,2; i campioni che avevano queste caratteristiche erano complessivamente 15.
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