Sebbene si ritenga che l'anemia emolitica immunomediata non rigenerativa (PIMA) preveda l’azione di anticorpi che hanno come target i precursori eritroidi (RBC nucleati, nRBC), la sua patogenesi è, ad oggi, sconosciuta. A tal proposito, si pensa che l'immunoglobulina G (IgG) o la fosfatidilserina (PS) possano promuovere la distruzione di nRBC nella PIMA. L’ipotesi degli autori dello studio era che i cani con PIMA avessero elevati livelli di IgG e PS contro gli nRBC e che i cani con anemia emolitica immunomediata (IMHA) evidenziassero elevati livelli di PS a carico dei globuli rossi maturi rispetto ai cani sani.
Nello studio sono stati inclusi campioni di sangue di 20 cani sani, di cani con IMHA (11) o altre condizioni (non IMHA) (9), campioni di aspirato midollare (con o senza campioni di sangue contestuale) di 10 cani sani e di cani con PIMA (17) o altre (non -IMHA, non PIMA) condizioni (7).
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