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Quando il primo accoppiamento delle scrofette?
L'obiettivo di questo studio era quello di stabilire quale sia l’età migliore per il primo accoppiamento nelle scrofette alla prima gravidanza.
Ottantasei scrofette sono state suddivise in 9 gruppi in una disposizione fattoriale con tre età (E1: scrofette di età ≤ 220 giorni; E2: scrofette di età compresa tra i 220 e i 240 giorni; E3: scrofette di età ≥ 240 giorni) e tre pesi (P1 ≤ 140 kg; P2 140-149 kg; P3 ≥ 150 kg).
Integrazioni vitaminiche nella specie suina
Ad oggi, le informazioni relative al fabbisogno vitaminico nella specie suina sono ancora limitate e spesso si utilizzano diete con concentrazioni vitaminiche al di sopra dei valori suggeriti dalle tabelle nutrizionali.
Questo studio mirava a valutare l'effetto della somministrazione di integratori vitaminici alle scrofe in gestazione e allattamento e alle loro nidiate. In particolare, nel caso delle scrofe venivano valutati gli effetti sulle performance riproduttive e le condizioni corporee, nel caso dei suinetti venivano valutati gli effetti sulle performance e sul profilo immunitario dalla nascita alla macellazione.
Dissenteria suina
La Brachyspira hyodysenteriae è una spirocheta intestinale anaerobica che colonizza l'intestino crasso dei suini causando la cosiddetta dissenteria suina (SD, swine dysentery), ossia una grave colite mucoemorragica. La SD è diffusa a livello mondiale e il suo controllo è ostacolato dalla assenza di vaccini e dall'aumento della resistenza antimicrobica. La caratteristica dei ceppi di B. hyodysenteriae è quella di indurre una beta-emolisi su terreni di agar sangue; si suppone che tale proprietà emolitica contribuisca alla patogenesi della SD.
Recentemente, in Europa e in Australia, sono stati identificati dei ceppi di B. hyodysenteriae dotati di una debole attività emolitica; in particolare, il ceppo D28 isolato in Belgio è stato utilizzato per infettare sperimentalmente i suini ma non è stato in grado di indurre la malattia. Inoltre, i suini infettati col ceppo D28 e successivamente infettati sperimentalmente col ceppo virulento B204, dotato di un potente effetto emolitico, hanno mostrato un ritardo di 2-4 giorni nello sviluppo della SD rispetto ai suini non esposti al ceppo D28.
Ulcere gastriche nel suino
L'Helicobacter suis è stato associato allo sviluppo di ulcere gastriche nella parte aghiandolare dello stomaco dei suini, probabilmente a causa di una interferenza sulla secrezione acida gastrica e sulla composizione del microbiota gastrico. Il Fusobacterium gastrosuis è presente in elevate concentrazioni nel microbiota gastrico dei suini infetti da H. suis e si è ipotizzato che questo microrganismo possa ricoprire un ruolo nello sviluppo delle ulcere gastriche.
Lo scopo di questo studio era quello di indagare ulteriormente l'influenza esercitata da H. suis sul microbiota della parte aghiandolare dello stomaco nei suini e sul potenziale ruolo patogeno di F. gastrosuis.
Firocoxib transmammario nei suinetti
Procedure dolorose che vengono effettuate nei suinetti, come il taglio della coda e dei denti e la castrazione, costituiscono una preoccupazione emergente per il benessere animale.
Gli autori di questo studio hanno ipotizzato che la somministrazione per via transmammaria di un farmaco antinfiammatorio non steroideo, il firocoxib, possa ridurre il dolore associato a tali procedure.
Resistenza antimicrobica di Streptococcus suis
Il presente studio ha indagato la resistenza antibiotica di colonie di Streptococcus suis ottenute da suinetti clinicamente malati e da suini sani in diversi stadi della filiera produttiva.
La sensibilità antimicrobica delle colonie di Streptococcus suis (N = 379) è stata testata utilizzando il metodo della disco diffusione in agar.
Conseguenze dell’abolizione degli antibiotici profilattici dal mangime per suini
Gli antibiotici (AB) rivestono un ruolo fondamentale nel controllo delle malattie infettive negli allevamenti di suini; tuttavia, a causa del frequente abuso/sovradosaggio di tali farmaci, il problema dell’antibiotico-resistenza sta divenendo una questione sempre più oggetto di dibattito. Quali possano essere le gli effetti a lungo termine dell’abolizione dell'AB a scopo profilattico dal mangime per i suini non è noto.
L’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare le conseguenze del mancato impiego profilattico degli AB sulle prestazioni e sulla salute dei suini dallo svezzamento alla macellazione.
Influenza del clima sugli allevamenti biologici di suini
È stato osservato che la mortalità dei suinetti nei sistemi di allevamento all'aperto varia durante l'anno, e una ragione di questa variazione potrebbe essere correlata alle fluttuazioni della temperatura all’interno delle zone destinate al ricovero (capanne) in quanto la temperatura ambientale, sia direttamente che indirettamente, potrebbe influenzare la sopravvivenza dei suinetti.
Pertanto, lo scopo di questo studio osservazionale era quello di indagare l'impatto esercitato dalla temperatura all’interno delle aree destinate al parto e le sue variazioni durante l’anno solare sulla natimortalità e sulla mortalità neonatale.
Marker ormonali e metabolici nelle scrofe con sindrome della disgalassia postparto
La sindrome della disgalassia postparto (SDP) delle scrofe è difficile da diagnosticare e la patogenesi è oscura. I cambiamenti ormonali associati alla malattia sono spesso difficili da distinguere da quelli riscontrati nel normale periodo di transizione dalla gestazione all’allattamento.
Questo studio si è posto l’obiettivo di indagare i cambiamenti metabolici e ormonali correlati alla SDP con lo scopo di identificare potenziali biomarker nelle scrofe affette da tale sindrome.
Ruolo dell’arginina nell’alimentazione del suino
In passato, l'arginina (Arg) non è stata considerata un nutriente insufficiente nelle diete per i suini in gestazione o in allattamento, a causa della credenza che questi animali potessero sintetizzare quantità sufficienti di Arg per soddisfare i loro bisogni fisiologici. La mancanza di una piena consapevolezza sull’importanza degli aspetti nutrizionali dell’Arg ha contribuito a determinare un'efficienza subottimale della produzione di carne suina. Negli ultimi 25 anni, si è rivolto sempre maggiore interesse nei confronti del metabolismo dell’Arg nel suino, specie che riveste un’importanza agricola e rappresenta un modello di studio della biologia umana.
L'arginina è un amminoacido presente in quantità molto abbondanti nei tessuti dei suini, è quello maggiormente rappresentato nel liquido allantoideo e svolge il ruolo di regolatore chiave dell'espressione genica, della trasduzione del segnale cellulare e delle reazioni antiossidanti.